(Elettricismo) Mazzolari Giuseppe Maria (Pesaro 1712-Roma 1786). Electricorum Libri VI. Roma, Salomoni 1767. In 8° pp. 288 mal numerate 187, con 2 tavv. f.t. inc. in rame e ripiegate. Piena perg. antica rimontata. Fatto salvo un piccolo lavoretto di tarlo richiuso nel marg. b. delle prime 10 pp. e ultime pp., bella copia fresca. Edizione originale. L'Aut. in forma poetica preconizza l'invenzione del telegrafo elettrico, che fu messo a punto circa settant'anni dopo, usando l'energia elettrica statica generata dalla bottiglia di Leida. L'Autore assieme al confratello gesuita Giuseppe Bozzoli (Mantova 1724-1783 ca.), anch'esso appassionato di fisica sperimentale, condusse con successo l'esperimento di far scintillare i due conduttori elettrici in un luogo remoto da dove erano collegati alla bottiglia di Leida: "Filum autem ita sub terra demergatur, ut aliqua sua parte, in qua sit modica interruptio, emergat in domo amici... sed per longiorem fili feretur, et apparebit scintilla in domo amici inter duas partes fili metallici eo usque pertingentis. Jam nullo negotio poterit quoddam veluti alphabetum cum amico ex scintillis componi, et aliqua loquendi ratio condici..." pag. 34, capitolo I. De Backer-Sommervogel V, 845/6. Mottelay, pag. 226. Non in Wheleer Gift.


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