Lotto n° 125  | Asta 671

Valutazione € 800  - 1.200 

In asta: 25 Settembre 2024 ore 10:00

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OVIDIO, Publio Nasone (43 a.C. - 17 o 18 d.C.) - Le metamorfosi di Ovidio ridotte da M. Gio. Andrea dall'Anguillara in ottava rima. Venezia: Bernardo Giunta, 1592.   Esemplare in raffinata legatura coeva, realizzata dalla bottega dei Soresini, con le armi di Lodovico Facchinetti, figlio del Marchese Cesare Facchinetti e fratello del Papa Giovanni Antonio Facchinetti (Innocenzo IX). Giovanni Andrea dell'Anguillara pubblicò nel 1584 un'edizione delle opere di Ovidio, arricchita da incisioni di Giacomo Franco. Nel 1592, i Giunti ripubblicarono il testo, dedicandolo al Re di Francia e modificando il frontespizio e la lettera di dedica, mantenendo la data del 1583. Le illustrazioni furono copiate e riutilizzate, con alcune modifiche alle bordure xilografiche.   4to (232 x 170mm). Marca tipografica al frontespizio, iniziali, testatine e fregi xilografici, illustrazioni incise in legno (alcune gore d'acqua, sporadiche macchie e bruniture). Pergamena floscia coeva alle armi dei Facchinetti, titolo manoscritto e decori in oro al dorso, doppio filetto in oro e stemma araldico ai piatti, tagli blu (lievi perdite al dorso, alcune lievi macchie, mancano i lacci). Provenienza: Nota di possesso coeva anticamente cancellata al frontespizio - un'annotazione coeva.


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