Lotto n° 33  | Asta 671

Valutazione € 5.000  - 8.000 

In asta: 24 Settembre 2024 ore 15:00

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PIRANESI, Giovanni Battista (1720-1778) - Diverse maniere d'adornare i cammini. Roma: Generoso Salomoni, 1769.   Prima edizione di uno dei capolavori di Giovanni Battista Piranesi completa delle splendide tavole che raffigurano camini in stile etrusco ed egizio. L'autore, nel lungo testo introduttivo "Ragionamento apologetico in difesa dell'architettura Egizia e Toscana", cita il dibattito che infiammava gli studiosi e archeologi dell'epoca, che si interrogavano sull'aspetto dei camini antichi procedendo per congetture. Piranesi si spinse oltre questo dibattito puramente erudito, affermando: "Quello che io pretendo co' presenti disegni si è di mostrare qual uso far possa un avveduto architetto degli antichi monumenti alla presente nostra maniera, e a nostri costumi acconciamente adattandoli". Dalla sua straordinaria fantasia immaginativa, oltre che dalla sua profonda conoscenza archeologica, vennero dunque alla luce i camini, riccamente decorati ed abbelliti con elementi tratti dall'antichità classica ed egizia: "Piranesi drew attention to the creative eccleticism of the ancient Romans who had first utilized Etruscan ideas and then had proceeded to absorb Greek and Egyptian material into their living system of design" (J. Wilton-Ely, 1978, pp.98-99). Oltre al sincretismo di elementi storici è anche notevole la presenza di soggetti naturali, la "penetrazione violenta della natura nei sogni allucinati di un archeologo" (A. Gonzalez-Palacios in "Piranesi", 1978, pp. 56-61). La preparazione dell'opera dovette durare parecchi anni e già nel 1767 Piranesi aveva inviato delle tavole sciolte a Sir. William Hamilton, che rispose dicendosi lieto dell'opera cui stava lavorando ritenendola molto utile per l'Inghilterra, ove si faceva grande uso di camini. Sulle motivazioni della scelta di un soggetto tanto peculiare è interessante quanto espresso da Piranesi stesso nella lettera dedicatoria: "Fra la moltitudine de' soggetti a cui potevo determinarmi questo ho prescelto per esser egli e più d'ogn'altro suscettibile di varietà per la sua stesa, ed ampiezza; e più d'ogni altro adatto a portare l'architettura a quel punto di perfezione a cui da tanto tempo, e con tanti sforzi ci studiamo di condurla". Hind p. 86.   Folio (557 x 403mm). Frontespizio inciso a doppia pagina con dedica a Giovanni Battista Rezzonico, testatina e finalino calcografico, 71 tavole incise di cui 3 nella sezione del testo e una stampata al recto dell'"Avviso al publico" ripetuta un'ulteriore volta in fine che solitamente non è presente in altre copie, testo in italiano, francese e inglese (frontespizio su brachette, lievi bruniture sporadicamente più marcate, occasionali tracce di polvere e fioriture, minuscolo strappetto all'angolo inferiore della tavola 59, tavola 32 su carta in barbe lievemente più corta). Mezzo marocchino verde coevo su carta marmorizzata, decori e titolo in oro al dorso, tagli e sguardie marmorizzati (reindorsato preservando parte del dorso originale, difetti).


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