Il 26 e 27 novembre 2024 torna l’atteso appuntamento con l’Arte moderna e contemporanea. Opere inedite e artisti di fama internazionale sono un’occasione unica per i collezionisti più esigenti e gli amanti dell'arte.
Un altro straordinario viaggio tra i movimenti artistici più significativi del XX e del XXI secolo. A distinguersi una serie di opere del primo novecento italiano dove risalta dapprima Cagnaccio di San Pietro con il dipinto dal titolo “Giovani in barca” del 1918, opera esposta alla storica Galleria del Levante nel 1971 (lotto 3, € 15.000 - 20.000) e due matite su carta da lucido.
Di grande rilievo in questa sezione è anche lo straordinario marmo di Adolfo Wildt “Mater purissima o Maria” (lotto 4, € 40.000 - 60.000) del 1928, realizzato in occasione dell’ottantesimo compleanno di Giovanni Battista Pirelli.
Tra le opere di levatura museale spicca un dipinto divisionista di grandi dimensioni di Giacomo Balla, “Villa Borghese dal balcone” olio del 1907 circa (lotto 7, € 110.000 - 150.000). Appartengono al medesimo esponente di spicco del Futurismo una raccolta di opere pittoriche e non solo, provenienti dalla Collezione Molino comprendenti un piccolo nucleo di oggetti su cui Balla ha espresso la sua ideologia dell’industrializzazione del Futurismo applicata agli oggetti quotidiani, come il "Segnaposto", il "Sottobicchiere" , la "Lampada futurista", il "Paralume” ecc..
Lotto 3
Cagnaccio di San Pietro,
“Giovani in barca”, 1918, olio su cartone su tavola, cm 82x65.
Stima € 15.000-20.000
Lotto 4
Adolfo Wildt,
“Mater purissima o Maria”, 1928, altorilievo in marmo di Carrara polito,
con patinatura giallo ambrato e doratura nel nimbo, cm 29,5x34,3x8.
Stima € 40.000-60.000
Lotto 7
Giacomo Balla,
“Villa Borghese dal balcone”, circa 1907,olio su tela, cm 100x121.
Stima € 110.000-150.000
Sempre nella sezione dedicata alle opere futuriste impossibile non citare un capolavoro ritrovato: opera di fondamentale importanza storica di Fillia dal titolo “L’annunciazione”, dipinto del 1932, un’eccellenza dell’aeropittura e dell’arte sacra futurista (lotto 22, € 20.000 - 30.000), esposta nel 1935 al Salon d'Automne di Lione, mostra storica e cruciale del movimento.
In catalogo è anche presente una sezione di preziose opere su carta tra cui non passano inosservati due lavori di Fortunato Depero “Grandi marche, studio per manifesto” del 1934 (lotto 9, € 15.000 - 25.000) e “Rissa del 3000” (lotto 8, € 5.000 - 7.000), un disegno di Alberto Savinio del 1930 “Senza titolo (Centauri in una stanza)” (lotto 27, € 15.000 - 25.000) appartenuto alla Collezione di Giorgio Castelfranco e due acquerelli di Giorgio De Chirico “Filosofo e dioscuri in riva al mare” (lotto 28) e “Guerrieri di ritorno da Troia” (lotto 26, € 5.000 - 7.000 cad.).
Da evidenziare per rarità e qualità anche l’opera di Alexander Archipenko “Still Life with Carafe” del 1918 (lotto 23, € 25.000 - 35.000).
Lotto 22
Fillia,
“L'annunciazione”, 1932, olio su tela, cm 124x100.
Stima € 20.000-30.000
Lotto 9
Fortunato Depero,
“Grandi marche, studio per manifesto”, 1934,
china e tempera su cartoncino, cm 62x45.
Stima € 15.000-25.000
Lotto 23
Alexander Archipenko,
“Still Life with Carafe”, 1918,
gouache e collage su carta, cm 48,4x32.
Stima € 25.000-35.000
Di grande interesse culturale è la sezione dedicata alla Nuova Oggettività tedesca, una selezione di opere provenienti da un'importante collezione privata tra cui risaltano i seguenti artisti: Volker Bohringer, Franz Radziwill, Otto Dix, Carl Grossberg e George Grosz.
Il capitolo dedicato alla corrente informale vanta la presenza di tre importanti opere di Renato Birolli tra queste spicca “Incendio nelle Cinque Terre” del 1956 (lotto 51, € 10.000 - 15.000), segue Ennio Morlotti con “Vegetazione” del 1956 (lotto 59, € 15.000 - 25.000) e “Paesaggio - Adda” del 1957 (lotto 50, € 18.000 - 25.000); e ancora Giuseppe Santomaso con “Angolo di città” del 1989 (lotto 54, € 15.000 - 20.000), Emilio Scanavino “Fluorescenza (Momento)” 1961 (lotto 58, € 8.000 - 12.000) ed Emilio Vedova con “Oltre ‘86” del 1986 (lotto 60, € 18.000 - 25.000).
Lotto 51
Renato Birolli,
“Incendio nelle Cinque Terre”, 1956, olio su tela, cm 60,5x50.
Stima € 10.000-15.000
Lotto 50
Ennio Morlotti,
“Paesaggio - Adda”, 1957, olio su tela, cm 50x65.
Stima € 18.000-25.000
Lotto 54
Giuseppe Santomaso,
“Angolo di città”, 1989, olio e tecnica mista su tela, cm 100x81.
Stima € 15.000-20.000
Di grande interesse collezionistico, il “Concetto spaziale, Attese” di Lucio Fontana (lotto 86, € 300.000 - 500.000), realizzato nel 1966, opera proveniente dalla Collezione Garibaldo Marussi, noto critico e poeta, che riappare sul mercato dopo cinquant'anni.
Da segnalare in catalogo è il filone dedicato all’Arte Povera e Concettuale, dove si distinguono due lavori di Giulio Paolini “Studio per cariatide” (lotto 116, € 8.000 - 12.000) e “Aria (Teatro delle visioni)” (lotto 119, € 8.000 - 12.000), un sale e piombo su tavola di fine anni ‘80 di Pier Paolo Calzolari (lotto 118, € 40.000 - 60.000), una serigrafia su acciaio di Michelangelo Pistoletto (lotto 96, € 6.000 - 8.000) e una rara opera di Fabio Mauri del 1972 (lotto 120, € 25.000 - 35.000) ed infine un interessante nucleo di opere di Alighiero Boetti.
Dall’Italia al mondo, la rassegna si distingue anche per un’ampia digressione di carattere internazionale in grado di spaziare tra le creazioni di maestri del calibro di Alexander Calder, Maurice Utrillo, Bernard Buffet, Rainer Fetting e Vladimir Velickovic.
Lotto 86
Lucio Fontana,
“Concetto spaziale, Attese”, 1966, idropittura su tela, azzurro, cm 47x38.
Stima € 300.000-500.000
Lotto 118
Pier Paolo Calzolari,
“Senza titolo (Studio)”, fine anni '80 - inizio anni '90, sale e piombo su tavola, cm 66x29x3,5.
Stima € 40.000-60.000
Lotto 120
Fabio Mauri,
“Zweimal Warheits Kriterium”, 1972, tela su telaio aggettante,
lettere trasferibili, vernice su alluminio, cm 71x43x6.
Stima € 25.000-35.000
L’esperienza romana della celebre “Scuola di piazza del Popolo” è testimoniata a catalogo attraverso una selezione di opere di prestigio. Tra queste, una tela della prima produzione di Franco Angeli datata 1959/60 (lotto 126, € 10.000 - 15.000) e due tele di grandi dimensioni di Mario Schifano “Per esempio” (lotto 127, € 12.000 - 18.000) e “Senza titolo” del 1971 (lotto 134, € 20.000-30.000). Doveroso citare tre opere di Valerio Adami, tra le quali la storica Auto-Suggestione del 1964 (lotto 92, € 25.000 - 35.000) e un Bonalumi di dimensioni museali (lotto 84, € 35.000 - 50.000).
Infine, come da tradizione, uno spazio di rilievo è riservato alla scultura, da sempre fiore all’occhiello del dipartimento, dove figurano altrettante opere di levatura museale di Pablo Atchugarry, Giò Pomodoro, Arnaldo Pomodoro, Carmelo Cappello, Fausto Melotti, Leoncillo e Mario Ceroli.
Lotto 134
Mario Schifano,
“Senza titolo”, 1971, smalto su tela, cm 140x240
Stima € 20.000-30.000
Lotto 92
Valerio Adami,
“Auto-Suggestione”, 1964, olio, smalto e tecnica mista su tela, cm 100x128.
Stima € 25.000-35.000
Lotto 76
Pablo Atchugarry,
"Senza titolo" , 2016, marmo bianco di Carrara cm 94,5x25,5x12,5.
Stima € 38.000-45.000