Nel cinquantesimo anniversario dalla propria fondazione, Il Ponte Casa d’Aste ha il piacere di presentare al pubblico un oggetto che è al tempo stesso simbolo di eccellenza artistica nonché raro e prezioso documento storico del Rinascimento italiano: il Codice Santini.
Questo sublime manoscritto urbinate del Quattrocento divenuto, nel 2012, patrimonio culturale dallo Stato italiano sarà battuto nell'asta di Libri antichi e d'artista del 27 febbraio 2024. Un'opportunità straordinaria per entrare in contatto con un tesoro culturale di inestimabile valore e conoscerne i suggestivi contenuti, oltre alla mirabile composizione su pergamena.
Magistralmente illustrato e redatto presso la corte dei Montefeltro e dei Della Rovere, con il fine di glorificarne l’egemonia in materia di macchine civili e militari, è arrivato ai giorni nostri, attraversando oltre cinque secoli, conservato in eccezionali condizioni nella rara ed elegante legatura coeva.
Il Codice Santini è tutt’ora oggetto di studio da parte di numerosi esperti i quali, ancora incerti sull’attribuzione definitiva, risultano uniformemente concordi nell’annoverarlo tra le prime testimonianze di un approccio scientifico allo studio dell’ingegneria e della meccanica, un ramo di ricerche ai tempi accessibile solo a un ristretto cenacolo di intellettuali, tra cui figurano i nomi di grandi maestri come il senese Mariano di Jacopo, meglio noto come il Taccola, Francesco di Giorgio Martini, che proprio a Urbino fu ideatore dei disegni preparatori alle settantadue formelle del “Fregio dell’Arte della Guerra” e il leggendario Leonardo da Vinci.
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