Lotto n° 79  | Asta 606

Scheda critica

Valutazione € 2.400  - 2.600 

Aggiudicato € 5.000 

In asta: 28 Marzo 2023 ore 15:00

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Antonio Calegari (Brescia 1699 - 1777) (attr.) metà del secolo XVIII L'Umiltà Statua in pietra (h. cm 195 ca.) (difetti e restauri)   La scultura in esame è una personificazione dell’Umiltà, virtù raffigurata nell’Iconologia di Cesare Ripa e descritta come una “Donna con le braccia in croce al petto, tenendo con l’una delle mani una palla et una cinta al collo, la testa china, et sotto il piè destro haverà una corona d’oro” (Ripa 1625, pp. 302-303). La figura femminile avvolta in una lunga veste setosa e in un mantello dal corposo svolazzo mosso da una corrente turbinosa e ascendente, spicca per l’eleganza della posa roteante, per la sottile modellazione del panneggio fatto di sottili stoffe increspate aderenti al corpo, per i tratti delicati del volto e l’espressione di pacata sensualità; caratteri degni delle sculture realizzate da Antonio Calegari nella sua fase ormai matura tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Settecento, come suggeriscono i confronti con le figure della chiesa di San Leonardo a Bergamo (Ester, Giuditta con la testa di Oloferne), con le statue in stucco di Santa Lucia e Santa Apollonia nella chiesa dei santi Faustino e Giovita a Quinzano d'Oglio, con la Fede del Duomo di Brescia, o con le statue più tarde raffiguranti Ester e Giuditta con la testa di Oloferne del Duomo di Cremona, ma anche con la Fede e la Carità dei Santi Pietro e Paolo a Travagliato (G. Sava, in I Calegari 2012, pp. 206-207, nn. 70-71; pp. 216-217, n. 78; pp. 232-233, nn. 86-87).   Per confronto si veda: - I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, a cura di G. Sava, Cinisello Balsamo 2012.


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