Lotto n° 210  | Asta 625

Valutazione € 2.000  - 3.000 

Aggiudicato € 4.500 

In asta: 19 Settembre 2023 ore 15:00

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[GASTRONOMIA - CIOCCOLATA] - COLMENERO DE LEDESMA, Antonio (sec. XVII) - Della cioccolata discorso diuiso in quattro parti d'Antonio Colmenero Ledesma medico e chirurgo della città d'Ecija nell'Andaluzia tradotto dalla lingua spagnuola nell'italiana, con aggiunta d'alcune annotationi da Alessandro Vitrioli. Roma: nella stamperia della R.C.A, 1667.   Per la prima volta all'asta [nessuna copia registrata in RBH] e introvabile sul mercato: la prima edizione italiana della prima pubblicazione che tratta solo di Cioccolata e che contiene numerose interessanti aggiunte e commenti da parte del traduttore Alessandro Vitrioli.   Rispetto alle 11 pagine della prima edizione spagnola (o alle 59 della prima francese e alle 79 della prima latina) il Vitrioli ne pubblica ben 94 fornendo fra le altre cose preziosi consigli pratici per la preparazione della cioccolata calda o delle tavolette di cioccolata; non mancano i pareri su quali ingredienti sia meglio aggiungere in quantità maggiore, quali sia meglio togliere per problemi fisici e quali aiutino a rendere la ricetta più gustosa.   La prima edizione fu pubblicata nel 1631 a Madrid da Francisco Martinez e l'opera fu tradotta negli anni seguenti in inglese, francese, latino e italiano. Il cioccolato viene presentato come un rimedio medico da preparare come cioccolata calda e a cui aggiungere "quattro grani di polvere del Messico, chiamato Chile overo Pimiento; mezza oncia di garofani; tre piccole scorze di Campeca.. finamente una noce di Achiote, che sia bastante per darli colore. Alcuni aggiungono delle Mandorle, delle Nocchie, e dell'acqua di fiori d'Orange". Vitrioli commenta le quantità di zucchero da aggiungervi per fare le tavolette di Cioccolata prodotte "per golosità, come fanno le Dame del Messico, e si vendono per le botteghe, come si fa delle Confetture". Un'ottima ricetta per la moderna barretta di cioccolato!   Il trattato originale è diviso in quattro parti: la prima spiega quali siano le facoltà del cacao e gli altri ingredienti di questa composizione; nella seconda si parla delle qualità, la terza spiega come preparare la cioccolata calda e in che modo viene assunta dagli indiani [in America]. Nell'ultima parte si parla invece di come e quanta berne: "in che tempo e in che occasione".   La traduzione italiana non finisce però qui: a p. 55 cominciano le "Annotazioni o esame sopra gl'ingredienti della cioccolata" che non erano presenti nella prima edizione spagnola; qui il Vitrioli aggiunge altri importanti passaggi come per esempio una descrizione dell'albero che produce il cacao. Per farlo trae spunto da quanto scritto da Francesco Ximenez nel suo Libro della Natura delle Piante e degli Animali della Nuova Spagna, "opera curiosissima, ma rarissima, per essere stampata nel Messico". Si sofferma poi a descrivere meglio le mandorle servendosi questa volta dell'opera di Giuseppe da Costa e spiegando la differenza fra le mandarle allora conosciute in Europa e quelle americane. Parla poi di mais, cannella, platano e altri ingredienti originari delle americhe. L'opera si chiude poi con "Della cioccolata dialogo tra un medico e un paesano".   12mo (143 x 82mm). Marca tipografica al frontespizio (fioriture e minime arrossature). Carta decorata coeva con titolo manoscritto al dorso (lievi difetti).   Ottima copia di questo affascinante testo dedicato a una tra le sostanze più amate al mondo di cui già allora era nota una problematica diffusa: "Il numero di coloro, che bevono hoggi giorno la Cioccolata, è si grande.. alcuni dicono, che oppila, e cagiona ostruzioni. Altri, e sono in maggior numero, che ingrassa..".


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